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Vila Real - #Portogallo

Continuo il mio itinerario nella valle del Douro lasciandomi alle spalle la mia prima visita: “Miranda do Douro“. Non seguo una logica di percorso perché sono un viaggiatore non un turista, vado dove è possibile incontrare storie, uomini e cultura.
Effettuo una sosta a Vila Real e poi torno indietro verso Pinhão, anche perché semplicemente avevo bisogno di rifornire il mio frigo trivalente, piccolo il frigo del mio Van ma ne ha viste tante di prelibate cosucce passarci dentro!

Non parto quasi mai da casa con il pieno di viveri (salvo l’essenziale ovviamente), il piacere è mangiare e scoprire le tipicità del posto in cui viaggi, il bello del viaggio è anche quando ti lasci i coinvolgere dai luoghi a 360°, farsi rapire dalle bellezza paesaggistiche, architettoniche ed anche le papille gustative vogliono la loro parte.
Oltre che per il vino ovviamente Vila Real è apprezzabile anche per la lavorazione della carne, infatti il primo banco che ho visitato al mercato “municipal” è stato quella di una macelleria, dove ho acquistato delle salsicce tipiche locali e altre diavolerie tipo “nervetti” e/o frattaglie varie; ovviamente dopo aver fatto sanguinare le orecchie al macellaio a furia di domande in forma di mezza intervista, che tra portoghese, un quarto di spagnolo, inglese e italiano, ho appreso circa l’80% delle tecniche di lavorazione della zona. Il cibo è una lingua universale.

Vila Real, leggermente più a valle rispetto “Miranda do Douro”, sui 420m s.l.m. costituisce un distretto che come il resto della valle è sempre immerso tra le 90.000 aziende vinicole; ha un centro storico improntato su un’architettonica di palazzetti intorno al XVI-XVIII secolo, pulito e ben curato. L’economia del distretto è sempre stata quella agricola ed è forse una delle zone con maggior numero di ettari in viticoltura.
GiroVAN-eggiando tra i vicoli del centro mi fermo al ristorantino “O Transmontano” per fare un paragone con la carne provata a Miranda do Douro: buona si ma ‘O Mirandes ancora resiste, saldo sulla sua prima posizione. Di nuovo trovo il prezzo abbastanza allettante!

Uno dei principali siti visitati in Vila Real è Casa Matheus. Ricordate il Mateus? Quel vino che circa una trentina d’anni fa era molto di moda, con la bottiglia schiacciata ovale, bianco “frizzantino”, con stampata sull’etichetta quel bellissimo casale portoghese? Ecco il casale è quello che vedere qui in in foto sotto.
In onore agli ettolitri tracannati in puerile età ho dovuto onorare un saluto a quell’imponente costruzione, che devo dire a tutto’oggi mantiene tutto il suo fascino architettonico (ovviamente architetto italiano).

Casa Mateus è ormai una fondazione che si occupa, oltre alla produzione di vino, di sviluppare attività culturali nell’ambito della musica, della letteratura e arte, organizzano eventi, festival, esposizioni e seminari; è un attivo volano occupazionale per il distretto di Vila Real.
Gli interni della casa e la sua bellissima architettura nascono dai disegni dell’architetto italiano “Nicolau Nasoni“; molti degli arredi provengono dalle varie colonie portoghesi nel mondo, merita una visita secondo me, un po’ difficile trovare parcheggio nelle vicinanze della biglietteria ma non impossibile.

Temos obrigação de salvar tudo aquilo que ainda é susceptível de ser salvo, para que os nossos netos, embora vivendo num Portugal diferente do nosso, se conservem tão Portugueses como nós e capazes de manter as suas raízes culturais mergulhadas na herança social que o passado nos legou.”  (Jorge Dias)
” Abbiamo l’obbligo di salvare tutto ciò che è ancora in grado di essere salvato, in modo che i nostri nipoti, pur vivendo in un Portogallo diverso dal nostro, rimangano portoghesi quanto noi e in grado di mantenere le loro radici culturali immerse nell’eredità sociale che il passato ci ha lasciato “. (Jorge Dias)

Detto questo direi che le cose che sicuramente vanno salvate dalla cultura di Vila Real sono le zuppe, le ottime carni di vitello e capretto, i piatti come le covilhetes e il milhos e per andare sulla pasticceria direi i pastéis de toucinho e le pastéis de Santa Clara.

Bene fatto tesoro di queste prelibatezze continuo il viaggio nella valle del Douro spostandomi verso Pinhão; visitate Vila Real e perdetevi nelle stradine del centro storico mangiando strada facendo uno di loro dolci o prodotti tipici di questo distretto, non bevete acqua ma l’ottimo vino prodotto in queste ammalianti terre.

un Saluto a tutti
VAN-eggio

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