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Ora che hai un camper sotto mano e che devi sfogare tutta la passione che hai accumulato nella lunga fase di ricerca del mezzo, piuttosto che girando per concessionari, qual’è la meta più idonea dove consumare i primi passi se non la Toscana e la sua fantastica Via del Chianti? Tra l’altro un territorio che unisce benissimo quel connubio perfetto dove soddisfare le passioni di Van-eggio, viaggi ed enogastronomia locale  😉 

per approfondire il tema “black rooster

Devo premettere che tra le milioni di altre cose sono anche appassionato di fotografia, non sono un fotografo professionista e non mi interessa esserlo, mi diverto più che altro nel gestire le incalcolabili foto catturate negli innumerevoli posti che visito; dalla gestione delle foto ho imparato che non è saggio selezionare subito quelle che si ritengono migliori appena dopo averle scattate, perché la valutazione è mediata dall’emozione che il posto ti ha trasmesso quindi si perde quell’obiettività sulla qualità dello scatto, li lascio perciò per come dire “decantare” per un po’ di tempo e poi effettuo la post-produzione, selezione ed eventuale pubblicazione.
Ora questa cosa del “decantare” però mi sa che mi è un po’ sfuggita di mano…   😯 

Per farla breve e venire all’itinerario la prima tappa ma anche la prima notte in Van dopo l’acquisto e la manutenzione base l’ho pianificata in un’area di sosta, giusto per tranquillizzare i naviganti nella pancia di Mammathron (il nostro VAN), conscio del fatto che da li in poi sarebbe stato solo libera (o quasi, diciamo per la maggior parte delle uscite).
L’area di sosta era “Le Terme” a Rapolano Terme, di fronte le terme “La Querciola“, l’area di sosta è comoda e pulita, non ho trovato il loro sito web ma posso dire che è servita di tutto, pulita e per finire preparano dei piatti pronti molto invitanti, cucina di casa, ricette tipiche Toscane. All’ora di pranzo c’è un certo traffico di teglie tra il bar dell’area di sosta ed i camper 🙂

L’itinerario, prevedeva di fare tappa su tutta una serie di gioielli di paesini, immersi in uno dei posti secondo me più suggestivi d’Italia, le terre di Siena e Firenze; di seguito la mappa dell’itinerario, non proprio rispettato in pieno ma quasi…

  • Castelnuovo di Berardenga
  • Monteriggioni
  • Castellina in Chianti
  • Radda in Chianti
  • Ghaiola in chianti
  • Badia a Coltibuono
  • Volpaia
  • Panzano in Chianti
  • Greve in Chianti
  • Badia a Passignano
  • Tavarnelle Val di Pesa
  • San Casciano in Val di Pesa
  • Impruneta

Monteriggioni è uno dei borghi più belli, per la sua tipica architettura medievale, ai piedi delle mura passa la Via Francigena e più in basso c’è un comodo parcheggio anche per i camper ed un’area di sosta “La Posta” dedicata ai camper con tutti i servizi base:

Monteriggioni è forse l’architettura medievale meglio conservata in assoluto, riprodotta fedelmente nello scenario del famoso videogames “Assassin’s Creed” e diversi film (Il Gladiatore, Il Paziente Inglese, ecc.)
Il bello di un itinerario in Van nella via del Chianti non è di per se la visita ai borghi, già per ognuno di loro meritevoli di un approfondimento storico, bensì appunto viaggiare in quelle dolci colline che hanno reso famosa la Toscana nel mondo, la natura, la cura delle campagne, i vigneti, la cordialità delle persone e non per ultimo la gastronomia…

Appunto, visto che una piccola rubrica culinaria non deve mai mancare in questo sito, non posso non menzionare le prelibatezze di questo territorio, che ho incontrato percorrendo questo itinerario, ne menziono solo alcuni ma ce ne sarebbero tantissimi; in particolare, passando da Castellina in Chianti, trovo parcheggio fuori dalle mura per addentrarmi nel borgo medievale molto curato e raccolto, 

un paesino vivo dal punto di vista anche commerciale e per non farsi mancare nulla in Via Ferruccio 33 c’è una macelleria degna della tradizione toscana, “Macelleria Stiaccini“,  con annessa cucina e tanto di banchetto esterno (riscaldato) dove gustare le prelibatezze proposte, diverse scelte tra primi e secondi, noi abbiamo ovviamente preso il Lambredotto 😉 buonissimo, ottima cucina, simpatici e bravi. I complimenti veri glieli faccio qui piuttosto che sui finti feedback di xxxadvisor!

p.s. …quella bottiglietta d’acqua in foto non è mia; questi sono alimenti che DEVONO essere accompagnati da un corposo rosso degno del posto in cui ci si trova.

Restando in tema di macellerie e con un itinerario del genere, proseguendo per la lista dei paesini ci si deve per forza di cose fermare a Panzano in Chianti alla “Macelleria Cecchini“, da me definito negli anni “IL macellaio”, inoltre proprio dietro la macelleria si può sostare con il camper nel parcheggio, fate come me, andate a mangiare da Dario Cecchini la sera e abusate pure dell’ottimo vino, tanto al camper ci arrivi a piedi e non devi guidare 😉 – da Cecchini si può consumare il pranzo da “Officina della Bistecca” oppure a cena a “Solo Ciccia” album

Altra menzione d’onore è la macelleria di Greve in Chianti, “Antica Macelleria Falorni” dove oltre a gustare le prelibatezze si ha a disposizione un negozio fornitissimo delle migliori prelibatezze della tradizione Toscana. 
Un consiglio: non cadete vittima di quell’infernale meccanismo “enomatic” o uscirete barcollanti (ma felici) nella migliore delle ipotesi 😉

Bene, illustrata la parte “food” ma ce ne sarebbe da scrivere e da approfondire per libri interi,  ritorniamo al tema “Van” e viaggi, che è poi la categoria di questo post: una delle mete interessanti di questo tour che merita di andare a curiosare è sicuramente la “Badia a Coltibuono“, trasformata in un agriturismo “di un certo livello” dove è possibile soggiornare proprio tra le mura dell’abbazia, visitate il loro sito, organizzano diversi eventi di degustazione e corsi di cucina, producono ad etichetta “vino biologico chianti classico – Badia Coltibuono” un loro prodotto, che purtroppo non ho avuto la fortuna di provare perché quel giorno erano chiusi.

Proseguendo per le bellissime stradine collinari si arriva, mediante una strada sterrata ma facilmente percorribile alla “Badia a Passignano“, un complesso monastico fortificato del 1049, la vera ricchezza della Badia risiede nelle cantine, che ospitano a maturare le botti del vino prodotto dai vigneti Antinori che circondato la struttura.
Qui dalla terrazza della Badia di San Michele Archangelo ho beccato una luce particolare sugli alberi, le foto fanno schifo ma c’era un gioco d’ombra particolare.

La via del chianti non è ovviamente tutta qui, bisognerebbe ritornarci una decina di volte per vedere tutto e soprattutto per provare tutto, infatti ci sono ritornato in altre occasioni cambiando tragitto di volta in volta; lascio qualche riferimento e coordinate se avete intenzioni di farci un salto:

– area sosta “Le Terme” = 43.292630, 11.608272
– terme “Antica Querciola = 43.292703, 11.607288
– parcheggio dietro macelleria Cecchini = 43.544916, 11.317337 ma c’è anche immersa nel verde a Panzano una comoda area di sosta
– parcheggio di Badia a Coltibuono = 43.494522, 11.450593
– parcheggio di Badia a Passignano = 43.578317, 11.248032

Un saluto a tutti
VAN-eggio

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