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Che fosse l’antica capitale del Portogallo lo si vede dalla maestosità e dall’architettura dei palazzi, la sua antichissima università (circa 200 anni prima della scoperta delle Americhe) raccoglie 22.000 studenti; ovviamente nulla a confronto della nostra “Alma Mater Studiorum” Università di Bologna, fondata nel 1088 e la più antica del mondo (buttata così, giusto per italico orgoglio).

Al di fuori del polo universitario, dal quale si può piacevolmente ammirare dalla sua sommità l’intera cittadina, Coimbra è un equilibrato mix tra la parte antica e la parte moderna.

La città è ricca di monumenti e luoghi di interesse culturale, tra cui:

  • la Cattedrale Vecchia, risalente al XII secolo e caratterizzata dallo stile romanico e gotico;
  • la Biblioteca Joanina, una delle più belle del mondo, costruita nel XVIII secolo e famosa per la sua decorazione in stile barocco;
  • il Monastero di Santa Cruz, risalente al XII secolo e caratterizzato da uno stile architettonico romanico-gotico;
  • il Convento di Santa Clara-a-Velha, fondato nel XIV secolo e situato in un’isola fluviale del fiume Mondego;
  • il Museo Machado de Castro, dedicato all’arte e alla cultura della città e ospitato in un antico palazzo del XVIII secolo.

Coimbra è anche nota per la sua vita culturale e musicale, soprattutto legata alla tradizione del fado, possiamo dire che è la capitale del fado; per coloro che non lo conosco, è un genere musicale portoghese molto espressivo e malinconico.

Ma veniamo al reale interesse del viaggio: qui posso tranquillamente asserire che dall’arrivo in Portogallo fino a questa tappa la migliore cena l’ho consumata qui a Coimbra presso “Fangas Veg“:

Anche se non siete di strada per Coimbra fate una deviazione per provare questo piccolissimo ristorantino con pochi tavoli, prenotate prima. Una cucina ottima, rispettosa delle materie prime di altissima qualità. Ho preso un “filetto di merluzzo fresco con crema di ceci” buono da inchino allo chef ed un “petto d’anatra con barbabietole e fichi” da premio, il dessert un “pastel de mela al formaggio” all’altezza della bontà delle altre portate.
L’attesa merita, fate lavorare i cuochi, ne sarete ripagati (scusate non ho fatto in tempo a fare le foto, era troppo forte la voglia di assaggiare).
La cucina di Coimbra è caratterizzata da piatti a base di pesce e di carne, come l’arrosto di capretto, la “sopa de pedra” (presente anche molte altre zone limitrofe), e il “leitão à bairrada” (maialino allo spiedo).

È piacevole camminare e perdersi nei vicoli del centro, accompagnati da un sottofondo di fado, un centro pieno di locali e ristoranti dove passare le calde serate estive.

Scappiamo letteralmente col VAN dal parcheggio consigliato dall’app “park4night” a causa dell’invasione di formiche (la peggiore piaga dei camperisti, prima dell’acqua e del marciume al legno).
Non è stagione di onde importanti a Nazaré ma percorriamo la strada atlantica, comunque molto scenografica.

Grazie per essere saliti a bordo – Buona strada e buon gusto a tutti
VAN–eggio

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