Evora VAN-eggio

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Évora

Lasciato Serpa con il suo formaggio DOP e la sua ottima cucina mi sposto ad Évora, ultima tappa dell’Alentejo ed ultima tappa in generale di questa splendida avventura in Portogallo, poi si rientra in Italia, siamo nella parte Nord dell’Alentejo. Évora è una città famosa per la sua bellezza architettonica e la sua importanza storica. La città è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1986 ed ha una lunga e ricca storia, risalente ai tempi dei Romani (come per la maggior parte dei centri più antichi in Portogallo) e dei Mori, che si riflette nella sua architettura e nella sua cultura. 

Ad Évora ci sono molte strutture di epoca romana, tra cui:

  • Tempio romano: situato nel centro storico di Évora, è uno dei principali monumenti romani della città. Costruito nel I secolo d.C., era dedicato al culto dell’imperatore Augusto.
  • Terme romane: situate sotto l’attuale piazza del Giraldo, erano un complesso di bagni pubblici costruiti nel I secolo d.C.
  • Cisterna romana: situata vicino al tempio romano, è una grande cisterna di acqua costruita nel I secolo d.C.
  • Acquedotto romano: costruito nel I secolo d.C., portava acqua alla città da una sorgente a 9 chilometri di distanza.
  • Muraglia romana: costruita nel III secolo d.C., circondava la città di Évora e oggi alcune parti sono ancora visibili.
 

Queste strutture sono testimonianza dell’importanza di Évora durante l’epoca romana e rappresentano un importante patrimonio storico e culturale per la città e per il Portogallo; poi ci sarebbero da visitare: il Tempio di Diana, il Convento di San Francesco e la Cattedrale di Évora.

Comunque, tra tutte le bellezze di questa perla dell’Alentejo c’era un posticino che ero curioso di provare, si, si tratta come sempre di cucina, avevo letto della “Taberna Tipica Quarta Feira“. Finisco la passeggiata in paese, scatto qualche foto e mi appresto a chiamare per la prenotazione; mi viene subito spiegato che non c’è un menù, si mangia quello che portano loro non puoi scegliere neanche il dolce (forse il vino si se non ricordo male) e se non erro pagamenti in contanti; nessun problema, per fortuna non ho intolleranze alimentari, allergie, non sono celiaco, vegano, vegetariano niente, insomma mangio tutto! Accetto tutte le condizioni e prenoto, andiamo a trovare questo posticino nel centro storico di Evora.

Innanzitutto, gli stemmi di “Reccommandè par le Routard” fuori dall’ingresso erano 19 e prendevano tutto il muro esterno, dal 2000 al 2018 (vedi foto sopra), apprezzo molto “Le Routard” quando sono in giro in Europa, è una guida che seguo sempre con molto interesse! 
Locale interno molto carino e raccolto, pulito e tipica accoglienza portoghese simpatica e calorosa (già mi piace), il cibo era tutto molto squisito ma qui devo spendere due parole perché questo posto è entrato nella mia top 5 e al primo posto per quanto riguarda la carne.
Cucinano un capocollo di maiale preto alentejano cotto a forno a legna per numerose ore (tantissime ore) e posso affermare con estrema certezza che è stata la ricetta a base di carne più buona che abbia mai provato in vita mia (insieme alla bistecca di Rubia Gallega di 19 anni mangiata in Trentino l’anno precedente), una ricetta semplice la cui bontà era appunto l’eccellenza della carne, il tempo e la pazienza della cottura e le sapienti mani di chi ha preparato al forno questa prelibatezza, mani che non nascondono una lunga esperienza in cucina, il tutto senza stravolgere o nascondere i profumi della materia prima; primo posto meritatissimo.
Il contorno che accompagnava la carne era costituito da una salsina a base di prezzemolo che accompagnava e bilanciava perfettamente il tutto; che dire, avrei voluto baciare le mani del cuoco/a.
Mentre mi finivo l’ottima bottiglia di vino ho capito che è una “taberna” a conduzione familiare, genitori in cucina e figlio in sala, un motore che funziona perfettamente e che spero faccia ancora milioni di chilometrei.

Partire dall’Italia per andare a mangiare alla “Taberna Tipica Quarta Feira” nel cuore dell’Alentejo non è da considerarsi una follia ma un regalo alla propria persona. Non poteva essere che la degna chiusura del mio viaggio in questo splendido paese, mi riposo dai fumi dell’alcool e mi accingo a partire per il rientro, purtroppo Evora è stata la mia ultima tappa, ma ho giurato di ritornare in Portogallo ed approfondire meglio.

Mi accingo ad attraversare tutta la Spagna e la Francia, farò qualche tappa sulla “Route de Crètes” in Provenza… seguitemi!

Grazie per essere saliti a bordo – Buona strada e buon gusto a tutti
VAN–eggio

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