Vista l’ultima esperienza molto positiva nella bellissima regione Marche, decido di fare il bis al primo fine settimana disponibile.
Voglio fare una premessa per come intendo il VAN-eggiare:
Spesso sento dire che l’aver visitato un paese o una città di una regione significa “esserci già stato” in quella regione, per cui si esclude e si va a visitare altro!!
Ritengo invece che per come sono sviluppate morfologicamente e per come sono diversamente antropizzate le nostre regioni, non ti basterebbe una vita per conoscerne a fondo una sola …e sappiamo bene (cosa che ci contraddistingue nel mondo) che ogni borgo ha la sua storia antichissima, la sua tradizione enogastronomica, le proprie strutture ecc. Pertanto, in una regione io ci torno innumerevoli volte, per visitare scorci diversi ed ogni volta è una nuova emozione …anche perché cambiano gli occhi!!
Mi disegno così preventivamente una sorta di itinerario, iniziando dalla parte nord della regione Marche con l’intendo di scendere verso sud toccando alcune bandiere arancioni, aggiungendo quindi anche una sosta ad Arezzo, che mancava all’appello sulla mappa dei punti visitati.
Dividerò pertanto questo post in due, una parte dedicata ad Arezzo e Città di Castello ed una alle Marche, sebbene l’itinerario allegato a fondo pagina prevede un unico percorso.
Parto così da Roma e arrivo in serata nei pressi delle vecchie mura di Arezzo, “Porta San Lorentino” ad essere precisi. Arrivo in serata, ero stanco e non mi andava di cercare un posto migliore pertanto tiro il freno a mano e dormo in un parcheggio pubblico (grave errore, visto che ho beccato uno dei punti più trafficati della cittadina).
Dormito poco, va bene la sosta libera ma fermarsi ovunque!!! Riconosco di aver sbagliato perché dalla parte opposta di Arezzo c’è una comodissima area di sosta, segnalata anche sulla sempre funzionale app di CamperOnline!!
Il Vantaggio di questa selvaggia sosta almeno è che pagato il parcheggio per le ore previste mi trovo vicinissimo al centro, sebbene il centro è molto piccolo, consiglio di portarvi le bici per visitare la bella cittadina.
Arezzo soffre della concorrenza delle vicine città d’arte come Firenze, Siena e quant’altro di incantevole ci sia nella Toscana ma per il piacere dei miei VAN-eggiamenti Arezzo non è da meno, infatti superata Porta San Lorentino mi imbatto subito nelle prime sorprese e tipicità, che ovviamente acquisto per consumare poi con calma in camper da qualche parte.
Trattasi di “pancetta di mucca” amo lo street food ed i banchi itineranti. Si scopre sempre qualcosa ed il piacere di consumarle in camper ne raddoppia il gusto, in camper è sempre tutto più buono, anche una fetta di pane 🙂 perché il gusto non è solo cibo è anche lo stato d’animo ed il contesto nel quale si consuma; è per questo che cerco sempre di sottolineare ed appuntare l’aspetto enogastronomico dei posti che vado a visitare, perché attraverso la tradizione culinaria del luogo si scopre la storia di un popolo, le tradizioni, è come visitare un museo o studiarne l’architettura!!
Perdendomi per le stradine finisco al “Mercato Coperto Logge del Grano” vicino la bella piazza in Via Giuseppe Garibaldi con un murales non da poco.
All’interno del mercato sono in vendita tutti i prodotti d’eccellenza delle vallate aretine ed al primo piano l’omonima osteria ve li trasforma direttamente nel mercato stesso.
Arezzo merita almeno che vi si dedichi una giornata piena; la maggior parte dei turisti si concentra in Piazza Grande, che merita senza dubbio ma vorrei farvi perdere nelle stesse strade del Vasari e di Piero della Francesca.
La chiesa di “Santa Maria della Pieve” per esempio merita una visita sicuramente, visto che risale all’incirca intorno all’anno 1000 si nota che il tempo ed i vari movimenti tellurici, nonché le fondamenta poco stabili hanno costretto alle colonne portanti di essere oggetto di attenzione, forse molta attenzione data la mole della cintura metallica!!
Altra tappa da non mancare assolutamente sono gli affreschi della basilica di San Francesco di cui non ho scatti perché sono rimasto incantato e non pensavo a fotografare (meno male che non ci devo campare come reporter, altrimenti facevo la fame).
Per le vie del bellissimo centro mi imbatto in Via dei Pileati dove trovo la biblioteca, il palazzo pretorio ed una pizzetta molto caratteristica con statue di …credo fossero pecore, simpatica piazzetta!
…e poi la “Cattedrale dei santi Pietro e Donato”, bellissima
il Palazzo dei Priori
Per concludere non poteva mancare “Piazza Grande”, con una pendenza che ricorda “Piazza del Campo” di Siena; del 1200 e poi modificata successivamente ed a forma trapezoidale, circondata da palazzi con la tipica architettura toscana, una piazza che trasmette serenità; merita una pausa lunga e di girarla tutta, quando ci si imbatte in un posto del genere bisogna dedicarci tempo e un caffè, è un piacere!
Ci sarebbe da approfondire il caso “Arezzo” per molto altro da curiosare ancora ma ci spetta un bel tragitto verso le Marche come dicevo all’inizio, quindi camminata di ritorno al camper e via giù per SS73-SS221 (una strada che come al solito non manca di qualche buca purtroppo) ma si va piano per godersi la natura. Più che alla segnaletica stradale il mio occhio viene rapido da una serie di insegne con la magica scritta:
“Funghi”
…che fai non ti fermi?
La signora, gentilissima e simpatica, ci ha spiegato con pazienza molto della lavorazione (a mano) dei loro prodotti stagionali, poi sapientemente trasformati, della storia della loro piccola azienda. Mi ha lasciato un’ottima impressione pertanto se passate col vostro amato camper su quella strada dovete necessariamente fermarmi, anche perché c’è un comodo parcheggio davanti, vi lascio il sito con tutte le informazioni per raggiungerli.
Proseguo lungo il tragitto con qualcosina in più in frigo 🙂 e mi imbatto più avanti in “Città di Castello“, non ancora Marche ma Umbria (PG). Lo so che devo andare nelle Marche ma la meta è il viaggio stesso, non c’è meta quando si è a bordo di un camper.
Mi fermo nel parcheggio antistante le mura di Città di Castello “Parcheggio Ansa del Tevere”, di fatto un parco molto ben tenuto ed attrezzato, con un ampio posto anche per i camper.
L’accesso al centro è di fronte al parcheggio, si attraversano le mura esterne e su verso i “Giardini del Cassero” mediante una passerella e scale mobili – dai giardini si accede praticamente al centro storico, piccolo ma ci si perde volentieri tra le stradine e le piazzette, è tutto concentrato e da ogni angolo si vede la “Torre Civica” ed il “Campanile Rotondo”. Anche in questo caso e vale per tutti i piccoli borghi dell’italico stivale consiglio di girarlo in bici, se poi si ha la fortuna di avere una e-bike a pedalata assistita allora hai vinto.
E’ ora di pranzo, anzi è pomeriggio inoltrato, riprendo la strada verso il parcheggio uscendo dalle belle mura di cinta e lasciando moltissimo ancora da visitare a Città di Castello, ne elencano le meraviglie in questo articolo di “BellaUmbria”:
…Vediamo se riesco a raggiungere le Marche, una volta per tutte 🙂
Lascio la mappa del tragitto completo, comprensivo dei punti parcheggio già descritti: