Sellano VAN-eggio

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Sellano e la canova

Dopo la suggestiva visita a Rasiglia (la piccola Venezia) mi sposto a Sellano per visitare il borgo, minuscolo e raccolto, paese di circa mille abitanti e per curiosare in un ristorantino che si era già adocchiato da tempo.
Sellano è un piccolo comune situato in Umbria, nella provincia di Perugia; siamo nell’Appennino umbro-marchigiano, circondato da una meravigliosa cornice naturale di montagne, boschi e paesaggi suggestivi; il centro storico di Sellano conserva ancora le sue tradizionali caratteristiche architettoniche, comuni a tutti i borghi del centro Italia, con strette stradine e case in pietra. 

Cosa si mangia

La gastronomia di Sellano riflette le tradizioni locali e i prodotti tipici dell’Umbria. Tutta la zona intorno al paesino è rinomata per la produzione di olio d’oliva extravergine di alta qualità; il territorio circostante offre un terreno fertile per la coltivazione delle olive, regalando un olio dal sapore intenso e fruttato. La cucina locale si basa su ingredienti freschi e di alta qualità, spesso provenienti dalla regione stessa e caratterizzata dalla tradizione e dai sapori autentici di questa bellissima regione. 

Non ho trovato una ricetta tipica ed esclusiva propria di Sellano (mea culpa), tra i piatti tipici del territorio ci sono le zuppe di legumi, come la zuppa di lenticchie o di ceci, che vengono cucinate con cura e arricchite con aromi locali. La “crescia” è sicuramente una specialità da provare: si tratta di una sorta di focaccia salata, spesso condita con erbe aromatiche o formaggio locale. Poi in tutta la zona ci sono i salumi artigianali Umbri, noti a tutti gli amanti della carne; prosciutto, salame e salsiccia sono prodotti localmente utilizzando metodi tradizionali di stagionatura e affumicatura, il clima ha sempre promosso in questa zona delle stagionature naturali che conferiscono agli insaccati un sapore intenso, perfetti per essere accompagnati da formaggi locali. In merito ai formaggi appunto, l’Umbria è famosa, tra gli altri prodotti caseari, innanzitutto per il pecorino a pasta dura prodotto dai pastori locali, il pecorino umbro ha una consistenza compatta ed un sapore deciso, che si sposa bene con il pane locale ed il vino della regione. 

Per finire, non si può dimenticare di menzionare i dolci tradizionali come la torta al testo o la crostata di confettura, perfetti per completare un autentico pasto Umbro. 

Cosa si beve

Veniamo quindi alla produzione di vini locali; l’Umbria è nota per i suoi vini pregiati, vediamo i principali:

  1. Sagrantino di Montefalco: Questo vino rosso è considerato uno dei tesori dell’Umbria. È prodotto principalmente con uve Sagrantino, un vitigno autoctono dell’area di Montefalco. Il Sagrantino di Montefalco è noto per la sua intensità, complessità e struttura tannica. Ha un colore scuro, aromi di frutta matura e spezie, e un sapore robusto e persistente. È spesso associato a piatti di carne, formaggi stagionati e salumi.
  2. Montefalco Rosso: Questo vino è un blend di diverse uve, tra cui Sangiovese, Sagrantino e altre varietà locali. È caratterizzato da una buona struttura e complessità aromatica, con sentori di frutta rossa, erbe aromatiche e spezie. Il Montefalco Rosso è un vino versatile che si abbina bene a una varietà di piatti, dalla pasta alla carne.
  3. Grechetto: Il Grechetto è un vitigno bianco che produce vini freschi e aromatici. Ha un colore giallo paglierino e offre aromi di fiori bianchi, frutta a polpa bianca e note erbacee. Il Grechetto è spesso vinificato in purezza o utilizzato in blend con altre varietà bianche. È un’ottima scelta da abbinare a piatti di pesce, frutti di mare e formaggi freschi.
  4. Orvieto: L’Orvieto è un vino bianco rinomato e ampiamente apprezzato. È prodotto principalmente con uve Trebbiano e Grechetto, ma possono essere presenti anche altre varietà. L’Orvieto ha un colore giallo paglierino, un aroma floreale e un gusto fresco e vivace. È un vino versatile che può essere gustato da solo o abbinato a piatti leggeri, antipasti e primi piatti a base di pesce.
  5. Torgiano Rosso Riserva: Questo vino rosso è prodotto nella zona di Torgiano, utilizzando principalmente uve Sangiovese e altri vitigni locali. È un vino robusto e strutturato, con sentori di frutta matura, spezie e note legnose dovute all’invecchiamento in botti di rovere. Il Torgiano Rosso Riserva è ideale per accompagnare piatti di carne, arrosti e formaggi stagionati.

Questi vini offrono una vasta gamma di sapori e aromi, dove è sempre un piacere scoprirne gli abbinamenti con l’ottimo cibo di questa splendida regione. 

Dove mangiare a Sellano

Tutta questa “fame” di Umbria ho voluto saziarla scegliendo un posticino: “Il Canevaro“, sebbene su Google lo troverete come “osteria” di fatto è più un “ristorantino gourmet” come riportato sul loro sito. Il Canevaro mantiene viva le tradizioni rispettando la materia prima ma evolvendosi anche piacevolmente oltre, rispettando la stagionalità degli ingredienti. Ricca la carta dei vini, selezionati con cura per proporre solo il meglio della produzione nazionale.

[nota personale]: nella carta dei vini non trovo quasi mai la Calabria, dove inserirei per esempio un “Virgani” di Russo e longo che ho avuto modo di conoscere strada facendo, oppure un “Moscato di Saracena” del Pollino scoperto quando ho diverse volte avuto il piacere di fermarmi dagli amici sommelier di Mormanno, oppure ancora un “Quattro Lustri” di Serracavallo assaggiato quella volta in Sila quando sono uscito fuori percorso dall’itinerario de “La Magna Grecia tra gusto e paesaggi” per scoprire le produzioni vitivinicole della “Tenuta Iuzzolini” e dell’azienda agricola “Ceraudo”, immersi in un territorio dove si vinificava già 2700 anni fa).

Interessante la spiegazione del termine “Canevaro” nel menù, che riporto fedelmente:

Anticamente, per approvvigionamento delle città e degli eserciti, erano stati realizzati degli appositi magazzini, denominati canove. L’ufficiale preposto alla gestione della canova era il canovaio o, nella denominazione settentrionale, canevaro. Con il passare dei secoli, con la trasformazione degli abitati, la figura del canevaro non si è dispersa, ma ha mantenuto la sua centralità nella vita sociale della comunità. La canova si è trasformata nella cantina, in quel luogo di ritrovo pubblico che garantiva la coesione della comunità, dove uomini di tutti i ceti sociali entravano per mangiare e bere, parlare e concludere affari, lasciando tra bicchieri e stoviglie immense briciole di umanità. Il canevaro così ha continuato a rivestire il suo ruolo di dispensiere del cibo, vino, salute e benessere, garantendo alla comunità una possibilità di ristoro corporeo e interiore. I giorni attuali vedono un’ulteriore evoluzione della canova, ma il canevaro continua, sotto altro aspetto, in altro luogo, a voler fare ancora da perno all’allegria, alla serenità e al gusto di chi cerca, anche nelle piccole cose, tracce della realtà della vita.© Il Canevaro

Il ristorante “Il Canevaro” è ubicato più precisamente nella località Villamagina, 15, Sellano 06030 PG. Ottima la cucina di Roberta, così come l’accoglienza di Tonino (bello anche il loro sito) ma soprattutto prenotate per un gustoso pasto umbro dopo aver visitato “la piccola Venezia”.

Grazie per essere saliti a bordo – Buona strada e buon gusto a tutti
VAN–eggio

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